“Il passato vissuto nella festa” 1998
Regolamento
Da qualche anno la “ricerca” ha fatto ingresso in numerose Università della terza età italiane. Si desidera infatti con essa che queste istituzioni non siano solo luogo di ascolto e di maturazione personale, ma diventino organismi vivi nel territorio per promuoverne la conoscenza, lo studio e la valorizzazione. A tale scopo la Federazione italiana fra le Università della tera età (Federuni) e il Coordinamento dei centri sociali e Gruppi anziani di Venezia hanno avviato un concorso biennale fra i frequentanti delle Università dal tema generale “Il sale della vita”, di cui nel 1996 si è svolta la prima edizione intitolata “Proverbi e stagioni”. Di essa sono stati pubblicati i lavori premiati.
Gli enti organizzatori propongono ora l’edizione 1998 con il tema “Il passato rivissuto nella festa”. Esso suggerisce di porre attenzione a qualche festa popolare presente nel territorio, di descriverla nel suo svolgimento, di riscoprirla nelle origini storiche e nei valori, evidenziando come nei decenni o secoli essa sia stata una forma efficace di trasmissione di culture e di aggregazione sociale. Nella festa si intrecciano elementi religiosi e profani, ludici e sapienziali, aneliti di solidarietà e di speranza. Può essere utile quindi sottolineare come la festa per sua natura consenta la trasmissione di una cultura immateriale, più che la vita lavorativa, e come le varie generazioni da essa abbiano attinto spesso il significato della propria esperienza.
Il concorso si concluderà a Venezia, con la premiazione dei lavori migliori, sabato 10 ottobre 1998 presso la Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista, come la precedente edizione.
Sono previsti un primo premio di tre milioni e tre secondi premi di un milione ciascuno. Ci saranno inoltre alcuni ulteriori riconoscimenti.Nella riunione conclusiva è previsto un dibattito sul come oggi è vissuta la festa a differenza del passato e nel pomeriggio alcune visite guidate alla città di Venezia.
Le ricerche devono pervenire alla Federazione italiana fra le Università della terza età (Federuni, contrà delle Grazie, 14 – 36100 Vicenza) in cinque esemplari entro il 15 giugno 1998, avere la consistenza dalle 15 alle 30 cartelle dattiloscritte (trenta righe per cartella) ed essere inedite. Possono essere individuali o di gruppo, stese solo da frequentanti di una Università della terza età e non dai docenti.Una speciale commissione nominata dalla Federuni valuterà i lavori pervenuti e, con insindacabile giudizio, stabilirà le ricerche da premiare e la loro graduatoria. Qualora il Comitato promotore ritenga di pubblicare qualche lavoro, si riserva i diritti.
Risultati
La Commissione, composta dal prof. Bruno Andolfatto dell’Università di Montebelluna, dalla prof. Iside Cimatti dell’Università di Faenza, dalla dr. Annamaria Ferrara dell’Università Milano Duomo e dal dr. Angelo Squizzato giornalista Rai di Venezia, ha espresso le motivazioni seguenti ed ha assegnato i premi.
1° premio all’Università adulti/anziani di Noventa Vicentina, La sagra del Tresto. È un dialogo fra diverse persone anziane le quali, fra ricostruzione storica ed esperienza vissuta, raccontano con garbo e vivacità le emozioni e le sensazioni che provavano andando alla Sagra della Madonna del Tresto. Il quadro è armonico, suggestivo e ricco di emozioni intense e sincere. Vi palpita un’aria di umanità vera, con un forte sentimento del tempo ormai perduto per sempre, ma senza ricadute lamentose. Lo stile è lineare, limpido, brioso e senza sbavature retoriche. I riferimenti storici sono puntuali e precisi, quelli dialettali pertinenti e spontanei. La qualità del lessico e la sintassi articolata e agile conferiscono una certa letterarietà a un testo che è veramente un “racconto dialogato”, come dice il titolo della ricerca corale.
2° premio all’Università adulti/anziani di Vicenza, Festa dei òto. Viene ricostruita storicamente la nascita della Festa dei òto a Monte Berico, confortata anche da documenti bibliografici, fotografie d’epoca, spartiti musicali, cartoline e manifesti antichi. La documentazione orale si affida alle testimonianze di numerosi anziani intervistati, che rievocano la festa con precisione e nitore. L’atmosfera magica dei giorni del pellegrinaggio alla Madonna oscilla fra la suggestione dei riti religiosi in Basilica e il chiasso seducente dei casoti, delle giostre e dei saltimbanchi in Campo Marzo. Lo stile è lineare e i racconti si snodano gradevolmente, pervasi da un’emozionante vena di nostalgia per il tempo irrimediabilmente perduto. La lingua è di buon livello referenziale, la sintassi semplice e ben controllata.
2° premio ad Angela Locullo dell’Università card. Colombo di Milano, Bobbio. Fiere, sagre, rappresentazioni in un antico paese dell’Appennino emiliano. Sotto forma di dialogo fra la zia anziana e la nipote giovane, la narrazione alterna la cronaca antica a quella attuale. Con questo artificio letterario passa in rassegna diverse feste di Bobbio: il carnevale, i fuochi di san Lorenzo, il primo maggio, la Madonna d’agosto, la sagra delle lumache, la festa di sant’Agostino. Partecipando appassionatamente al racconto, mostra efficacemente come, ancor oggi, si possano rivisitare le antiche tradizioni e trasformare in momenti di aggregazione le rievocazioni della perduta cultura contadina che intrecciava senza discontinuità gli elementi sacri e quelli profani. Il lavoro è apprezzabile per la qualità dei dati storici, elaborati in forma personale e originale, dove la Storia talora non disdegna di arrendersi alla Cronaca, regalando ai lettori alcune saporose antiche ricette. Il lessico è selezionato e nitico e la sintassi è complessa, ma appropriata alla particolare forma teatrale scelta dall’Autrice.
2° premio a Bruna Ravelli Dal Zotto dell’Università del tempo libero Città di Mestre, 15 agosto: una festa inscritta nei secoli. Con penna leggera e suggestiva, l’Autrice descrive il cammino di 40 km. che, nella notte di Ferragosto, sotto il cielo stellato, in barca e a piedi scalzi, una quindicina di giovani compiono per andare da Borgoforte fino alla Madonna delle Grazie di Curtatone, sciogliendo un voto per la fine dell’ultima guerra. Riesce a ricreare un’atmosfera che, a tratti, è magica e piena di nostalgia, e rileva la trasformazione ora avvenuta: questo evento felice è perduto per sempre, perché oggi la festa religiosa è diventata una fiera-mercato. Testimoniano il piacere della scrittura dell’Autrice le molte pause descrittive, in stile virgiliano, e, all’interno della narrazione, il racconto dell’amore pudico e appena svelato di due giovani, di vago sapore manzoniano.
La Commissione ha inoltre assegnato targhe d’argento alle Università di Mola di Bari e Trezzo sull’Adda.