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COLLANA FEDERUNI

FORMAZIONE DEL CITTADINO EUROPEO

Rezzara, Vicenza, ISBN 978-88-86590-98-3 euro 15,00.
Ciò che costituisce l’identità di un popolo non è l’economia, né i nazionalismi, né una ideologia che finisce per approdare al totalitarismo. Un popolo è un sistema di valori: “la nazione è prima di tutto una comunità culturale”. Ci chiediamo ora se l’Europa, fra mille contraddizioni e fasi regressive tradottesi in indicibili orrori, inquisizioni, supplizi, roghi di streghe, massacri di popolazioni “passate a fil di spada”, abbia maturato un sistema di valori comune di possibile riferimento per una cittadinanza europea.


VERSO UNA DEMOCRAZIA PLURALISTA

Rezzara, Vicenza, 2007, pp. 96, ISBN 88-86590-76-8.
La crescente autonomia dell’attività economica e l’attenuazione delle norme di comportamento sociale hanno distrutto il modello classico di democrazia aprendo il problema di ricerca di nuovi modelli. C’è oggi un indebolimento dell’ordine sociale e politico a vantaggio delle reti di relazioni, delle identificazioni culturali, dello scambio. La finanza domina le informazioni, i bisogni sono privatizzati, si moltiplicano le appartenenze religiose e le identità culturali. Come è possibile pensare allora a Stati rispettosi delle diversità presenti in essi? La pubblicazione tenta di dare una risposta.


CULTURA E TERRITORIO

Rezzara, Vicenza, 2006, pp. 144, ISBN 88-86590-87-3.
La monografia si propone di individuare il ruolo delle Università della terza età nel territorio, in modo da aiutare i frequentanti a diventare creatori di cultura, intesa come modo di pensare, di vivere, di relazionarsi. È la cultura della ragione, unita ai sentimenti, dell’universale armonizzato con il locale, del progresso non disgiunto dal mondo dei significati.


RUOLO DELLE UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ

Rezzara, Vicenza, 2005, pp. 152, ISBN 88-86590-58-X.
I rapidi cambiamenti succedutisi, l’urgenza di riqualificare la partecipazione sociale di una larga fascia di cittadini di età adulta in buona salute, la necessità di assicurare alla società civile apporti relazionali e di trasmissione di civiltà, hanno già reso significative le Università della terza età, vere “scuole per adulti”, concentrate sul significato umano e sociale del sapere più che sul suo sviluppo, distinte dalle altre istituzioni terapeutiche o ludiche del territorio. Nella presente pubblicazione il modello italiano è posto a confronto con alcune Università estere e con le prospettive istituzionali del nostro Paese, allo scopo di renderlo sempre più adeguato ad un servizio pubblico.


LA RELAZIONE NELLA VITA UMANA

Rezzara, Vicenza, 2005, pp. 208, ISBN 88-86590-66-0.
Le Università della terza età, vere scuole per adulti, che partono dalla vita e ritornano alla vita, hanno bisogno di riformulare il metodo tradizionale cognitivo secondo tre direttrici: il valore dell’esperienza quotidiana, il mondo delle emozioni e il significato della relazione. La presente pubblicazione, frutto di tre anni di ricerca da parte della Federazione italiana tra le Università della terza età, delinea in modo preciso la problematica sopra indicata, con il contributo prezioso di specialisti universitari. Riteniamo essa costituisca un contributo significativo per la qualificazione metodologica dei responsabili delle Università della terza età e sia anche un apporto di riflessione pedagogica.


UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ DI FRONTE AL NUOVO

Rezzara, Vicenza, 2004, pp. 168, ISBN 88-86590-61-X.
Le Università della terza età non sono fatto privato, anche se gestite per lo più da gruppi privati. Esse sono autentiche scuole, istituzioni culturali del territorio, che entrano in relazione con gli altri soggetti, che operano lì. Si propongono di aiutare gli adulti ad essere pienamente se stessi e ad inserirsi, come tali, nella società di tutti, in dialogo e in forma integrata con le altre istituzioni della società civile. Perché non perdano di incisività, risulta di vitale importanza, dopo anni di attività, il confronto con la realtà che cambia. La monografia indica alcune piste tese ad individuare orientamenti per un rinnovo delle Università della terza età, in modo che esse rispondano alle esigenze dei corsisti, formatisi in climi culturali diversi, e possano meglio consolidarsi come istituzioni culturali, con una identità precisa e da tutti riconosciuta.


AA.VV.

Cultura locale e cultura universale

ISBN 88-86590-68-7, pp. 132, euro 12,00
La pubblicazione riporta la riflessione della Federazione sul passaggio dalla cultura alle culture e, di conseguenza dei necessari passaggi di dialogo e di integrazione. L’uomo d’oggi non deve vergognarsi di appartenere ad una terra in cui affonda le radici e deve forzarsi di capire e di entrare nel mondo come attore di dialogo fra i popoli: lo scenario futuro richiede non prevaricazioni di alcuni sugli altri ma continuo confronto per un reciproco arricchimento.


AA.VV.

Riprogettare la vita dopo la pensione

ISBN 88-86590-67-9, pp. 132, euro 12,00
Il volume prende in considerazione il difficile momento del pensionamento. Riprogettarsi, andando in pensione, vuol dire conoscere bene se stessi, l’organizzazione attuale della propria vita, il livello di autorealizzazione per creare un ponte con il periodo della vita in cui cessa l’impegno professionale. Poiché ci sono un nesso ed una continuità nelle varie fasi della vita di un individuo, è importante far scaturire nella persona nuove abilità, la scoperta di sé, l’impulso al cambiamento.


AA.VV.

Trasmissione della civiltà tra le generazioni

ISBN 88-86590-69-5, pp. 112, euro 12,00
“Sapere ed agire” sono i pilastri della cultura umana, mediante cui l’uomo vive e lascia una impronta sulla natura. Con la trasmissione culturale si forma una storia cumulativa di valori la quale costituisce la civiltà: ogni uomo la riceve, la riesprime e la arricchisce, la trasmette ai posteri. In un’epoca di profonde trasformazioni, è possibile assicurare questo flusso di civiltà fra le generazioni, flusso che si configura come azione di umanizzazione? È un interrogativo urgente in un periodo di forte innovazione e di diffuso pluralismo.


FEDERUNI

Documenti Federuni 1982-2002 – A vent’anni dalla fondazione

ISBN 88-86590-51-2, pp. 244, euro 10,00
I vent’anni della Federuni sono un viaggio affascinante per chi li ha vissuti. La monografia vuole offrire una documentazione di tale cammino per chi vuol conoscere l’idea del lavoro svolto, degli indirizzi maturati, della elaborazione puntuale di un modello sperimentato di scuola per adulti nel contesto italiano.


DAL FERRO G.

Multiculturalità: quale convivenza?

ISBN 88-86590-50-4, pp. 164, euro 12,00
La pubblicazione desidera essere un contributo affinché si comprendano il valore delle culture, la loro plasticità e il loro supporto essenziale all’umanizzazione del mondo, senza cadere in chiusure anacronistiche o in conservatorismi fuori luogo. Si propone inoltre di indicare nelle religioni il compito di conservare alle culture il loro ruolo precipuo di sostegno dell’uomo nella sua responsabilità sociale e di apertura verso orizzonti globali, non in termini di omologazione o di difesa, ma di dialogo arricchente, dove la diversità diventa opportunità e ricchezza.


AA.VV.

Metodologia della ricerca

ISBN 88-86590-48-2, pp. 112, euro 10,33.
La varietà delle ricerche pone il problema del “metodo”, perché altro è scrivere un racconto a sfondo storico, altro è impegnarsi nella ricerca obiettiva, che ha regole precise. Nessuno più che una “persona che ricorda” può diventare specialista della ricerca, nella misura in cui impara anche a sistematizzare il materiale raccolto, a verificarlo con prove oggettive, a scriverlo, a parteciparlo agli altri anche in forma digitale.


AA.VV.

L’anzianità al vaglio delle scienze antropologiche

ISBN 88-86590-41-5, pp. 96, euro 9,50.
Scriveva negli anni ’50 Romano Guardini che “a legare la persona nel tempo sono la memoria e le capacità di previsione”. Se il tempo caratterizza la vita dell’uomo, esso ricopre una importanza speciale per la vita dell’anziano, in cui memoria, carica di esperienza, e futuro, pieno di significato, si intrecciano in una dialettica di grande intensità emozionale. Le scienze antropologiche quindi diventano fondamentali per conoscere queste persone, doppiamente ricche per la società, in quanto trasmettitrici di civiltà e richiamo ai valori della totalità. In tempi di rapido cambiamento esse possono diventare punto di riferimento, purché si riconosca loro un ruolo specifico e si offrano occasioni per riflettere su se stesse. La monografia che presentiamo raccoglie vari approfondimenti sul piano sociologico e psicologico utili a quanti operano nelle Università della terza età e completa il confronto iniziato con i geriatri.


AA.VV.

Le Università della terza età e beni culturali

ISBN 88-86590-37-7, pp. 72, euro 6,30.
Nell’attuale società, povera se non priva di memoria, le Università della terza età possono intraprendere una azione sistematica di trasmissione culturale nel proprio ambiente attraverso la ricerca, lo studio, la valorizzazione dei beni artistici e culturali, delle tradizioni locali, recuperando i valori di civiltà soggiacenti, patrimonio comune delle generazioni. È un compito importante, che potrebbe portare le Università della terza età a diventare nel territorio moderne “accademie”, impegnate a svolgere un ruolo di animazione culturale e di trasmissione di civiltà.


AA.VV.

Le barriere del pregiudizio

ISBN 88-86590-36-9, pp. 80, euro 8,00.
Le relazioni interetniche e la cultura sono l’occasione più comune per il formarsi di pregiudizi, che possono essere causa di conflitti o di cooperazione. Oggi queste relazioni e questa cultura sono favorite dalle comunicazioni di massa e soprattutto dal fenomeno dell’immigrazione. Nella monografia si esaminano alcuni aspetti della globalizzazione per il superamento dei pregiudizi stessi in modo da rendere possibile una convivenza.


AA.VV.

Metodologia delle comunicazioni: nuove tecnologie informatiche

ISBN 88-86590-15-6, pp. 88, euro 8,00.
Cercare di definire bene cosa sia il multimediale, enucleando quelli che sono i parametri necessari per una valutazione dei cambiamenti operati dall’introduzione delle tecnologie informatiche nei mezzi di comunicazione è il fine proposto alle Università della terza età che devono progressivamente aprirsi a questi nuovi linguaggi, in modo da permettere a corsisti, che lo desiderano, di moltiplicare le forme comunicative anche attraverso questi nuovi strumenti che aprono le porte della comunicazione al terzo millennio.


AA.VV.

Salute ed equilibrio psico-sociale

ISBN 88-86590-25-3, pp. 84, euro 8,00.
La monografia prende in esame le più recenti acquisizioni circa l’influenza della psiche sull’organismo umano, la mutualità psiche-corpo a livello di cervello, di movimento e di ritmo, di equilibrio degli stati emotivi, il ruolo, il peso delle attività psico-sociali, degli stimoli culturali, del recupero del mondo simbolico-valoriale. Questi approfondimenti sono particolarmente utili a quanti operano nelle Università della terza età per uscire da un certo empirismo gratificante e trovare una fondazione scientifica del loro lavoro, che sembra essere una strada privilegiata per il futuro nel campo della prevenzione dell’involuzione psico-fisica.


AA.VV.

Manualità e creatività

ISBN 88-86590-23-7, pp. 84, euro 8,00.
Il senso critico, l’originalità, la genialità quotidiana per essere indipendenti non sono funzionari al mercato e quindi non valorizzati come stili di vita attrezzabili. Il peso persuasivo di messaggi imposti dall’alto tende a creare consumatori docili e non persone indipendenti. Partendo dall’idea di restituire alle persone la giusta autonomia pur rendendole consapevoli del bisogno di una reciproca comunicazione, si indicano alcune considerazioni per un lavoro pedagogico in questa direzione, quali la necessità anzitutto di sbloccare le persone dal conformismo e poi superare un certo modo di pensare e di agire cristallizzato. La flessibilità è quindi un pre-requisito ed insieme un obiettivo fondamentale da raggiungere nelle Università della terza età. Ecco perché una azione formativa in questa direzione dovrebbe essere orientata a superare quello che viene chiamato l’“egocentrismo cognitivo”, che è il sapersi anche scostare dal proprio punto di vista, moltiplicare gli interessi, dilatare i propri orizzonti simbolici. “Manualità” e “creatività” nelle Università della terza età sono i temi dibattuti in Italia, non essendo scontato il trasferimento automatico a persone mature delle metodologie usate con i ragazzi.


AA.VV.

Cittadini senza frontiere

ISBN 88-85038-98-0, pp. 96, euro 9,50.
Il problema dell’intercultura si rende oggi quanto mai indilazionabile a causa del confronto tra persone di provenienze geografiche e culturali diverse. La pubblicazione prende in esame la realtà altoatesina come modello di convivenza e propone prospettive concrete per una effettiva integrazione tra le generazioni, tra le culture e le etnie.


AA.VV.

Educare alla salute

ISBN 88-86590-20-2, pp. 64, euro 4,80.
La terza età come realtà emergente e come risorsa sociale è una acquisizione recente. Il problema ora è di vedere se la terza età può prescindere dalla quarta ed ignorare il problema della malattia, del decadimento e della morte. La pubblicazione esamina problemi concreti di educazione alla salute per prevenire ed accettare la decadenza fisica.


AA.VV.

Ruolo sociale e inserimento nel territorio

ISBN 88-86590-11-3, pp. 104, euro 8,00.
“Ruolo sociale ed inserimento nel territorio” sono due termini, il cui legame è evidente e chiaro: è necessario fare dei cittadini soggetti culturali nel territorio per formare una nuova cultura ed incominciare a sviluppare iniziative idonee orientate non solo alla formazione, ma alla partecipazione. Il ruolo costituisce per ogni uomo nel come inserirsi in una società, così da non cadere nell’emarginazione. Tale ruolo acquista oggi una valenza nuova, per lo squilibrio numerico creatosi tra le diverse fasce di età. Se gli studiosi parlano della necessità di un nuovo patto di solidarietà da stabilire tra le generazioni per prevenire possibili conflitti futuri, tocca alle Università analizzare la situazione e individuare il tipo di presenza e di attività sociale essenziale ai corsisti.


A.VV.

Lo studio delle lingue nelle Università della terza età

ISBN 88-86590-29-6, pp. 48, euro 4,80.
Non è certo vero che gli adulti non sono capaci di apprendere le lingue, anche se qualche difficoltà proviene da un vecchio modo di apprendere le lingue, basato fondamentalmente sulla grammatica. I metodi più adatti all’insegnamento delle lingue per le persone adulte variano a seconda degli obiettivi da raggiungere quali: l’apprendimento di alcuni termini, la capacità di lettura, l’apprendimento vero e proprio oppure la conoscenza della lingua e della cultura. L’insegnante ha un ruolo fondamentale, in quanto l’allievo adulto ha bisogno di un “contatto psicologico” perché investe se stesso nello studio. L’insegnante da esperto onnisciente, cui l’allievo si vota ciecamente, diviene “consigliere” dell’allievo, “regista” dell’apprendimento in un clima di fiducia, capace di far superare le barriere psicologiche bloccanti, che ostacolano l’apprendimento e l’esperienza espressiva delle lingue.


AA.VV.

La “ricerca” nelle Università della terza età: autopromozione, partecipazione, creatività

ISBN 88-86590-02-4, pp. 144, euro 9,50.
Mentre negli altri Paesi si tende ad inserire gli anziani nella ricerca scientifica universitaria, in Italia prevale la tendenza di impegnare i corsisti delle Università della terza età in ricerche relative alla storia locale e ai beni culturali e ambientali. Nella ricerca storico-sociale le persone anziane sembrano favorite perché maggiormente capaci di interpretare la realtà, essendo ricche di esperienza e più disponibili nella ricerca accurata dei reperti. Se una società non è arricchita solo dai mezzi economici ma anche dalla qualità delle relazioni interpersonali, è essenziale che qualcuno in essa recuperi, studi, cataloghi, presenti e custodisca i beni culturali, le arti e i mestieri, e si curi della qualità della vita. Sotto questo profilo inserire attivamente le persone anziane nella ricerca è creare occasioni per loro di autopromozione e di partecipazione sociali e per la società godere di un servizio culturale qualificato. Le Università della terza età in questi anni hanno avuto il merito di ridestare in molti l’interesse e la passione per lo studio, ora sono chiamate a fare un salto di qualità, facendo dei frequentanti dei ricercatori attivi, protagonisti in qualche modo della cultura.


AA.VV.

I nuovi anziani

ISBN 88-86590-09-1, pp. 112, euro 8,00.
La terza età si può configurare come raggiungimento e godimento di ciò che nelle altre età si era desiderato e solo in parte raggiunto. È la prima volta nella storia che la vita può essere realizzata nella sua interezza da parte di milioni di cittadini e non solo da parte di una minoranza fortunata. Gli stereotipi negativi del passato sono sorti per aver proiettato sulla terza età i fenomeni tipici della quarta età, relativi al decadimento. Quest’ultima oggi sopravviene mediamente dopo dieci o vent’anni dall’inizio della terza età e non per tutti, in quanto l’involuzione psicofisica trova le sue radici non nell’affaticamento muscolare, ma nel deterioramento della mente. Poiché il cervello è dotato di grande plasticità, il decadimento è in genere conseguenza del non esercizio, a meno che non subentrino patologie specifiche. Da questo quadro risultano essenziali alla prevenzione l’allargamento degli interessi, l’esercizio mentale, lo sviluppo della creatività, finalità perseguite dalle Università della terza età.


AA.VV.

Cultura ed attività ludica nelle Università della terza età

ISBN 88-86590-10-5, pp. 56, euro 5,30.
Lo svago oggi è un mercato e su esso si concentrano consumi favolosi: si pensi agli investimenti pubblicitari nel settore televisivo, alle proposte delle agenzie di viaggio, al mercato della bassa stagione. Lo svago oggi ha bisogno di essere liberato per diventare luogo della creatività, della scoperta del nuovo, della rilettura del quotidiano. È proprio in questo spazio libero che la persona si rigenera e diventa capace di conservare vivacità, adattamento alle situazioni, elasticità mentale, intelligenza attiva. Per questo le Università della terza età devono saper offrire proposte nuove ed utili finalizzate alla rimotivazione ed al miglior inserimento sociale, non soltanto all’occupazione del tempo libero dell’anziano. Nella presente pubblicazione si cerca di analizzare l’incidenza dello svago nella vita dell’anziano e la possibilità che esso sia spazio di realizzazione umana.


AA.VV.

L’anziano nel dialogo fra le generazioni

ISBN 88-85038-97-2, pp. 88, euro 6,20.
La crisi della senescenza coincide spesso con l’isolamento generazionale, frutto della cultura, che separa le generazioni e genera incomunicabilità. In questi momenti, l’anziano si sente rifiutato o sopportato dalla società, condannato alla noia e allo stato di dipendenza. La noia deriverebbe dalla mancanza di interessi e di ritmo nell’attività e lo stato di dipendenza dalla situazione nella quale un individuo viene a trovarsi quando attende tutto dagli altri e non è richiesto di alcun servizio. A queste problematiche è dedicata la seguente pubblicazione.


AA.VV.

La formazione dei docenti

ISBN 88-85038-69-7, pp. 74, euro 5,30.
L’aggiornamento metodologico-didattico deve rispondere a due esigenze di fondo, l’allargamento degli interessi, fondamentale per il recupero della globalità, e lo stimolo al cambiamento, funzionale alla vita. Senza il primo non ci sono motivazioni sufficienti per cambiare; senza il secondo ci si trova nella incapacità di seguire gli obiettivi conosciuti e desiderati. Il primo è perseguibile attraverso l’informazione (corsi); il secondo attraverso il lavoro di gruppo (seminari, laboratori). La pubblicazione costituisce una occasione di studio per ogni insegnante, formatore, direttore o consulente nel campo dello sviluppo delle risorse umane delle Università della terza età.


AA.VV.

L’anziano testimone di valori

ISBN 88-85038-70-0, pp. 120, euro 6,20.
Nella terza età il bisogno di senso aumenta, perché diminuisce il “fare”. Si potrebbe dire che divengono incalzanti le domande globali, perché l’esperienza della vita disillude e l’approvazione altrui si dimostra sempre più fallace ed interessata. D’altra parte spesso nelle fasi precedenti della vita non c’è stata la possibilità di approfondire, in modo consapevole e personalizzato, questi valori globali, essendo stati accettati per lo più formalmente o spontaneamente, senza la preoccupazione di incarnarli nei molteplici aspetti dell’esistenza. A tali fini possono essere utili le Università della terza età, purché sappiano presentare i corsi con attenzione all’interdipendenza dei problemi, alla convergenza e alla correlazione profonda degli opposti, al recupero dell’apparentemente inutile, all’esigenza della riconciliazione, dell’unità e della pace con gli uomini e con la natura.


AA.VV.

Decentramento delle Università della terza età

ISBN 88-85038-76-X, pp. 72, euro 5,30.
Negli ultimi dieci anni in Italia, ed ancor più all’estero, è risultata di grande valore l’attività socio-culturale rivolta agli anziani per superare lo stato di chiusura conseguente ai processi di emarginazione, e aiutare la persona all’assunzione di nuovi ruoli. Questa attività ha assunto forme diverse, a seconda degli utenti, ma in ogni caso è risultata di grande utilità alla salute stessa, intesa come benessere psico-fisico. Un ruolo hanno in essa le Università degli anziani o della terza età, che ovunque hanno incontrato entusiasmo e partecipazione. Esse sono un progetto articolato, finalizzato a riqualificare socialmente le persone con corsi e seminari, attraverso l’allargamento degli interessi e delle relazioni sociali e attraverso un’azione rivolta a consolidare la personalità in un momento particolarmente difficile. Alcune si sono proposte fin dall’inizio, la ricerca scientifica e l’irradiazione sul territorio di una nuova cultura dell’anziano. Le Università, così concepite, sono una istituzione del futuro dato anche il progressivo invecchiamento della popolazione.


AA.VV.

Anziani e cultura europea

ISBN 88-85038-81-6, pp. 120, euro 6,20.
L’antico continente, “enorme crogiuolo di culture e razze”, è uno dei mercati più ricchi e dinamici del mondo; è espressione di una cultura, quella dei diritti umani, a cui fanno riferimento le nazioni; è punto di convergenza dei vari popoli, che lungo la storia con esso, in situazioni positive e negative, hanno intrecciato rapporti; è la sede privilegiata dei beni culturali, che studiosi e turisti vogliono conoscere. L’Europa è unita perciò più dai valori che dai confini e per questo capace di intessere un dialogo con tutti i popoli, come è avvenuto costantemente nella sua storia. Tutto questo è possibile, perché è già presente nelle sue potenzialità. È compito primario della cultura e delle agenzie formative sviluppare tali energie, essenziali per creare il senso di appartenenza della cittadinanza europea.


AA.VV.

Prospettive della legge sul volontariato

pp. 56, euro 5,30.
In Italia la gran parte delle Università della terza età sono sorte per iniziativa di associazioni volontaristiche e sono rette da persone che prestano gratuitamente tempo ed energia a favore di questi cittadini. La legge 266/91 riconosce il volontariato senza troppo definirlo e parla di possibilità facoltativa dei gruppi di chiedere il riconoscimento onde ottenere agevolazioni fiscali, convenzioni e facilitazioni riconducibili alla personalità giuridica, anche se non tutte le Università sono omologabili a gruppi di volontariato sia per la loro struttura, sia per l’organizzazione interna: alcune sono associazioni riconosciute, altre fondazioni; alcune retribuiscono i docenti ed altre svolgono anche servizi culturali con attività editoriale. La nuova legge del volontariato offre, comunque, la possibilità di entrare in un regime giuridico chiaro, con agevolazioni fiscali, purché le Università adeguino gli statuti alle norme richieste.


AA.VV.

Diritti umani e vita anziana

ISBN 88-85038-86-5, pp. 112, euro 6,20.
Sul tema dei diritti umani si misurano oggi le società, dibattute fra la necessità di estendere il più possibile la gratuità dei servizi pubblici (diritti sociali) e l’esigenza di rispettare la soggettività delle persone (diritti civili). Il tema riguarda in particolar modo la fascia anziana della popolazione, che ha visto in questi anni moltiplicarsi, nei suoi confronti, le iniziative, anche se spesso inficiate dalla vecchia logica assistenziale. Il X congresso della Federuni (Federazione italiana Università della terza età) ha affrontato ampiamente il problema, inquadrandolo nell’attualità ed indicando le piste di approfondimento non tanto sulla linea di una carta rivendicativa degli anziani, quanto del ruolo di civiltà di questa età nel promuovere i diritti, denunciando lo scarto presente fra dichiarazioni e prassi.


AA.VV.

Anziani e vita quotidiana

ISBN 88-85038-87-5, pp. 192, euro 10,50.
Il numero delle persone anziane cresce a dismisura nella nostra società; molti si chiedono quali siano i veri bisogni da soddisfare in via prioritaria. L’uomo vuol stare bene ed ha l’esigenza fondamentale di sentirsi utile ed ancor prima il bisogno di appagare il significato della sua esistenza. Le risposte più profonde attingono vigore dal mondo dei significati. Ogni nostra azione è carica di intenzionalità, perché appartiene alla globalità dell’esperienza, al mondo interiore della persona, che vuole “avere qualcosa di più” ed ancor prima “essere di più”. Il quadro di riferimento, che esce dalla pubblicazione, aiuta a capire l’anziano, questo sconosciuto del nostro tempo, ed è un punto di verifica per le istituzioni e le iniziative che si rivolgono alla terza età.


AA.VV.

Educazione motoria della terza età

ISBN 88-85038-93, pp. 96, euro 6,20.
L’attività motoria è essenziale all’uomo adulto, per prevenire la senescenza, per conservare una continua osmosi fra l’interno e l’esterno della persona, per stimolare la socializzazione e la creatività necessarie al continuo cambiamento richiesto dalla vita, e per conservare il benessere psico-fisico. Queste prospettive esigono delle persone coinvolte, la partecipazione ed il rispetto di percorsi autonomi su linee indicate, proprio perché non si riducono all’armonia funzionale, ma aiutano l’adulto e l’anziano a realizzare uno scambio continuo fra il suo presente e il suo passato, fra sé e gli altri, e ad accettare la situazione in cui vive, assumendola creativamente. La presente pubblicazione si propone di essere un piccolo contributo al problema e di stimolare nuove esperienze nel settore.


AA.VV.

Creatività nell’anziano

ISBN 88-85038-42-5, pp. 96, euro 6,20.
Il tema della creatività emerge come fondamentale nella questione anziana, proprio per ridare alle persone, educate un tempo ai punti fermi e alle soluzioni chiare, quella capacità di vita sociale essenziale per vivere attivamente l’oggi. Decenni di scienze positive e di elaborazione di grandi sintesi interpretative della storia hanno cercato di ridurre il più possibile il margine di imprevedibilità, di cui proprio la creatività è espressione. La situazione culturale oggi però sta cambiando e il tema si ripropone, essendo venute meno le sicurezze universali e riemergendo la paura del potere anonimo. Si riaffermano un po’ dovunque il valore della soggettività e della qualità della vita e la convinzione che la vita sociale e la storia sarebbero disumane se in balia di forze occulte incontrollate, senza precise scelte politiche. La presente pubblicazione è un tentativo nuovo del recupero della categoria della creatività in funzione dell’educazione permanente e della istruzione ricorrente nella vita adulta e anziana.